Anna Maria Madaio, insegnante di Chimica Organica e Biochimica presso l’Istituto Tecnico Tecnologico “B. Focaccia” di Salerno, è Responsabile Scientifico di un Progetto di Diffusione della Cultura Scientifica destinato alla formazione di 50 docenti di Scienze e di Tecnologia delle Scuole secondarie di primo grado ed ai docenti di Scienze del primo biennio delle Scuole secondarie di secondo grado.
Il progetto, diretto dal Dirigente dello stesso ITT, Renzo Stio, ha per titolo “Insieme nel Reale e nel Virtuale per la Chimica Sostenibile” e coinvolge anche l’Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR (ICB-CNR) di Pozzuoli (NA) ed il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno (DIIn-UNISA).
L’Associazione Culturale Chimicare, che supporta il progetto in qualità di media-partner, ha rivolto alcune domande al suo Responsabile Scientifico, con la finalità di permettere ai lettori di conoscere meglio le implicazioni e le innovazioni che esso comporta, nello scenario della diffusione della cultura scientifica italiano.
Chimicare – Buongiorno Anna Maria e, come prima cosa, complimenti per essere riuscita con il tuo istituto a condurre fino alla linea di partenza questo importante e immagino non facile progetto. Il primo aspetto che salta all’attenzione anche dei meno coinvolti nella didattica della chimica sono i destinatari ultimi del progetto, ovvero gli insegnati della scuola secondaria di primo grado (la vecchia scuola media).
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